Sfratto per morosità: come funziona e cosa fare – Guida dell’avvocato a Sanremo
Una guida sullo sfratto per morosità a Sanremo

Quando un inquilino smette di pagare il canone d'affitto, il proprietario può trovarsi in una situazione delicata, lunga e frustrante. Lo
sfratto per morosità è la soluzione prevista dalla legge per riottenere il possesso dell’immobile e cercare di recuperare i canoni non versati.
In questo articolo ti spiego in modo semplice ma preciso
cosa fare, quanto tempo serve e quali sono i rischi e i costi.
🔹 Cos'è lo sfratto per morosità?
Lo sfratto per morosità è una procedura giudiziaria prevista dall’art. 658 del Codice di Procedura Civile, che consente al locatore di ottenere:
- la risoluzione del contratto di locazione;
- il rilascio forzato dell’immobile;
- l’ingiunzione al pagamento dei canoni arretrati e delle spese.
🔹 Quando si può avviare?
Per avviare lo sfratto servono due condizioni fondamentali:
- Un contratto di locazione regolarmente registrato (abitativo o commerciale);
- Un inadempimento del conduttore, cioè il mancato pagamento:
- di una sola mensilità da almeno 20 giorni (abitazioni);
- o, per immobili non abitativi, un inadempimento rilevante secondo l’art. 1455 c.c., da valutare caso per caso dal giudice.
🔹 Le fasi della procedura
1. Diffida e intimazione di sfratto:
Prima di andare in giudizio, il locatore può inviare una diffida formale all’inquilino, sollecitando il pagamento. Se non vi è risposta, si procede con l’atto di intimazione di sfratto con contestuale citazione in Tribunale.
2. Udienza di convalida:
Durante l’udienza possono accadere diverse cose:
- L’inquilino non si presenta o non si oppone → il giudice convalida lo sfratto.
- L’inquilino paga tutto il dovuto → la procedura si chiude.
- L’inquilino chiede un termine di grazia (solo per abitazioni) → il giudice può concedere fino a 90-120 giorni per sanare il debito.
- L’inquilino si oppone → il giudizio diventa ordinario e può durare mesi.
3. Convalida dello sfratto
Se la morosità persiste, il giudice emette un’ordinanza di convalida e stabilisce un termine di rilascio (max 6 mesi, estensibili in casi gravi).
4. Esecuzione forzata
Trascorso il termine senza rilascio spontaneo, si avvia l’esecuzione forzata tramite ufficiale giudiziario, che può richiedere vari accessi e anche l’intervento della forza pubblica.
🔹 Quanto dura lo sfratto per morosità?
Dipende dal caso concreto:
- Fase giudiziale: da 1 a 2 mesi (se non ci sono opposizioni);
- Fase esecutiva: da 3 mesi a 1 anno, a seconda della disponibilità dell’ufficiale giudiziario e della presenza di soggetti vulnerabili.
🔹 E i costi?
- Contributo unificato: da circa € 47 a € 121 (in base al credito);
- Spese di notifica: € 50-100;
- Parcella dell’avvocato: in media tra € 600 e € 2.000;
- Spese recuperabili: il giudice condanna l’inquilino a rimborsare tutte le spese, incluse quelle legali.
🔹 Posso recuperare i canoni non pagati?
Sì. Con lo sfratto puoi chiedere anche un decreto ingiuntivo per:
- i canoni scaduti,
- quelli maturati fino al rilascio dell’immobile,
- le spese legali e accessorie.
Se l’inquilino è solvibile, si procede al pignoramento. Se non lo è, puoi ottenere un credito d’imposta sui canoni non incassati (valido solo se è stata avviata la procedura di sfratto).
🔹 Attenzione ai contratti verbali o in nero
In assenza di un contratto scritto e registrato non puoi ottenere uno sfratto per morosità. In quel caso, va promossa un’azione per occupazione senza titolo, molto più complessa.
🔹 Hai un inquilino moroso a Sanremo?
Se sei un proprietario e stai vivendo una situazione simile,
non aspettare che la morosità si accumuli. Ogni mese perso è un danno economico in più.
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