Diffamazione Online: Cosa Fare e Come Difendersi a Sanremo
Cos'è e cosa fare a Sanremo

A cura dell'Avv. Matteo Guazzoni – Avvocato a Sanremo
Viviamo in un’epoca in cui bastano pochi secondi e un semplice clic per danneggiare profondamente la reputazione di una persona. La diffamazione online è un fenomeno in crescita anche a Sanremo, e le sue conseguenze legali e umane possono essere molto gravi.
In questo articolo analizzerò cosa si intende per diffamazione online, quali strumenti legali puoi usare per difenderti, come raccogliere le prove, e quando è il momento di consultare un avvocato penalista a Sanremo.
Cos’è la diffamazione online?
Secondo l’art. 595 del Codice Penale, la diffamazione è un reato che si configura quando una persona, comunicando con più persone, offende la reputazione di un’altra in sua assenza. Quando ciò avviene su Internet, tramite social media, forum, blog o app di messaggistica, la pena è aggravata, con reclusione fino a 3 anni o una multa molto salata.
Sono considerate diffamazione aggravata:
- Commenti denigratori pubblicati su Facebook, Instagram, TikTok, YouTube, X (ex Twitter), ecc.
- Post, articoli, meme o storie con contenuti offensivi.
- Messaggi in gruppi WhatsApp o Telegram con più partecipanti.
- Pubblicazioni in blog, recensioni false o contenuti manipolatori.
Diffamazione e ingiuria: le differenze
È importante distinguere tra ingiuria e diffamazione:
- Ingiuria: offesa diretta a una persona presente, oggi non più reato ma illecito civile.
- Diffamazione: comunicazione offensiva a terzi, che rimane un reato penale.
Cosa fare se sei vittima di diffamazione online a Sanremo
Se vivi o lavori a Sanremo e stai subendo una diffamazione su Internet, ecco i passaggi concreti che puoi seguire per proteggerti legalmente:
1. Raccogliere le prove
La prova è il cuore della difesa. È fondamentale raccogliere elementi come:
- Screenshot del contenuto offensivo con data, ora e autore visibile.
- Link diretto ai post, se ancora disponibili.
- Registrazioni video dello schermo per contenuti che potrebbero essere cancellati.
- In alcuni casi, con l’aiuto di un consulente informatico forense, è possibile risalire all’IP dell’autore anche se il contenuto è stato eliminato.
2. Segnalare e richiedere la rimozione
Tutte le principali piattaforme social permettono di:
- Segnalare i contenuti.
- Chiedere la rimozione.
- Inviare diffide legali ai provider o ai social stessi.
3. Presentare querela
È possibile sporgere querela per diffamazione entro 3 mesi dall’offesa. La querela può essere presentata presso la Procura della Repubblica, i Carabinieri o la Polizia.
Come avvocato a Sanremo, offro assistenza completa nella redazione della querela e nella strategia difensiva, valutando anche eventuali risvolti civili.
4. Richiedere risarcimento danni
Anche in sede civile, è possibile ottenere un risarcimento per i danni morali, all’immagine e patrimoniali subiti.
Perché la diffamazione online è così pericolosa?
A differenza della diffamazione classica, quella online ha caratteristiche particolarmente lesive:
- Velocità e viralità: un insulto su un post pubblico può essere letto da centinaia o migliaia di persone in pochi minuti.
- Persistenza: anche dopo la rimozione, i contenuti possono continuare a circolare.
- Difficoltà di anonimato: chi diffama può farlo sotto falso nome, ma è comunque rintracciabile tramite indagini informatiche.
La tua reputazione merita di essere difesa
Se ti trovi a Sanremo o nelle zone limitrofe e stai affrontando un caso di diffamazione online, non restare in silenzio.
Il mio studio legale offre assistenza specifica per:
- Presentare querela per diffamazione aggravata.
- Ottenere risarcimenti per danni morali e patrimoniali.
- Difenderti anche se sei stato ingiustamente accusato di diffamazione.
- Bloccare campagne d’odio sui social network.
Prevenzione: come tutelarsi in anticipo
Oltre a intervenire in caso di danno, puoi prevenire situazioni diffamatorie:
- Mantieni sempre toni pacati online.
- Evita di reagire impulsivamente con insulti.
- Usa strumenti di monitoraggio della reputazione, come Google Alerts.
- Consulta un avvocato prima di pubblicare contenuti delicati.