Fermato con droga a Sanremo: Guida legale e conseguenze
Cosa succede se ti trovano con droga per uso personale: la procedura, i tuoi diritti e come difenderti

Argomenti trattati in questo articolo:
Avvocato a Sanremo per uso personale di stupefacenti, procedimento davanti al Prefetto ai sensi dell’art. 75 d.P.R. 309/90, contestazione immediata, sequestro del veicolo, presentazione memorie difensive, impugnazione sanzioni.
Fermato con droga per uso personale: cosa succede e cosa fare?
Essere fermati con una piccola quantità di sostanza stupefacente non è un reato, ma innesca un procedimento amministrativo che può avere conseguenze significative sulla vita personale e professionale del soggetto coinvolto. Capire come funziona questa procedura e come difendersi fin da subito è fondamentale.
L’art. 75 del D.P.R. 309/1990 disciplina i casi in cui una persona venga trovata in possesso di sostanze stupefacenti per uso esclusivamente personale. Pur non configurando un reato, la condotta può comportare sanzioni amministrative pesanti, con impatto concreto sulla patente, sul passaporto, sul permesso di soggiorno o su future selezioni lavorative e concorsuali.
Cosa succede quando si viene fermati?
Se una persona viene trovata in possesso di droga in quantità compatibile con l’uso personale (secondo i limiti stabiliti dai decreti ministeriali), le Forze dell’Ordine redigono una contestazione immediata sul posto.
Se durante un controllo le autorità accertano che la quantità di sostanza detenuta rientra nei limiti previsti per l'uso personale, viene redatto un verbale di contestazione. In questa fase, la sostanza viene sequestrata ed il verbale viene trasmesso al Prefetto competente per territorio.
In alcuni casi, soprattutto se sorgono dubbi sulla destinazione della sostanza o se l'individuo non è immediatamente identificabile, è possibile che la persona venga accompagnata in Questura per ulteriori accertamenti.
Tuttavia, questo non è un passaggio obbligatorio e dipende dalle specifiche circostanze del fermo.
Attenzione, però: se la droga viene rinvenuta all’interno di un veicolo o comunque nella disponibilità immediata di un mezzo (anche se intestato ad altri), può essere disposto il sequestro amministrativo del veicolo ai fini della successiva confisca.
Fase successiva: la convocazione in Prefettura
La Polizia trasmette il verbale al Prefetto competente per territorio. Segue la notifica dell’ordinanza di convocazione per un colloquio, che può avvenire anche a distanza di diversi mesi. Se ad essere trovato in possesso dello stupefacente è un minorenne, verranno convocati anche i genitori, che presenzieranno e parteciperanno al colloquio.
Al colloquio, sia di un minorenne che di un maggiorenne, partecipa un assistente dei servizi sociali.
È in questa fase che è fondamentale farsi assistere da un avvocato per:
- valutare la fondatezza dell’accertamento
- preparare una memoria difensiva dettagliata
- depositare eventuali prove (es. esami tossicologici negativi, elementi personali e professionali)
Il Prefetto, in seguito al colloquio può archiviare il procedimento se ritiene insussistente l’uso personale oppure emettere un decreto sanzionatorio con misure come la sospensione della patente, del passaporto, del porto d’armi o l’obbligo di frequentare un percorso presso i SER.D.
Come ci si difende? Impugnazioni e tutele
Esistono tre momenti cruciali per impostare una difesa:
- Subito dopo la contestazione immediata:
- È possibile depositare una memoria difensiva immediata presso il Prefetto.
- Serve a spiegare le circostanze, negare l’uso, giustificare la presenza della sostanza.
- In sede di convocazione:
- È possibile presentarsi con un avvocato e chiedere l’archiviazione del procedimento.
- In alternativa, si può depositare ulteriore documentazione medica, lavorativa o sociale che dimostri l’infondatezza della segnalazione o l’inidoneità delle sanzioni.
- Dopo il decreto prefettizio:
- Contro il decreto sanzionatorio è possibile proporre ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica.
- È una vera e propria impugnazione in cui si può chiedere l’annullamento della sanzione per vizi di forma, eccessività della misura, violazione del contraddittorio o insussistenza dell’uso personale.
Perché è importante una difesa tecnica?
Anche se non si tratta di un reato, l’iscrizione in banca dati della Prefettura può avere conseguenze a cascata: segnalazioni ai servizi sociali, ostacoli nei concorsi pubblici, preclusioni per patente o passaporto. Inoltre, in caso di recidiva, la posizione si aggrava e la possibilità di ottenere una misura lieve si riduce drasticamente.
Una difesa competente, tempestiva e calibrata sul caso concreto è essenziale per evitare danni irreversibili.
L'avv. Matteo Guazzoni opera a Sanremo, se hai ricevuto una contestazione sul posto, una convocazione in Prefettura o un decreto sanzionatorio, puoi contattarmi per una consulenza riservata e immediata.